IT 




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It è un film del 1990 diretto da Tommy Lee Wallace e grazie al successo che portò si decise di produrre un remake, uscito ufficialmente nelle sale italiane il giorno 19 ottobre 2017.
Tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, scritto nel 1986, illustra la storia di sei ragazzini oppressi da un terribile clown, Pennywise, che da mesi rapisce gli abitanti della città di Derry.
Il film si apre col rapimento di Georgie, fratello del protagonista, Bill, che insieme alla sua compagnia cercherà di scoprire il motivo per il quale suo fratello e altri bambini scompaiano.
It rappresenta le paure più profonde e infatti, oltre a presentarsi come un clown, si presenta in altre forme ma solo alcuni dei protagonisti avranno di queste visioni; la restante parte del gruppo infatti lo vedrà per la prima volta in una scena in cui i ragazzi sono raccolti nel garage di Bill. Dopo quest'avvenimento decideranno di unire le proprie forze per sconfiggere It e liberare coloro che erano stati rapiti in precedenza.
Questo remake presenta moilteplici differenze rispetto all'originale: da una parte lo spauracchio Pennywise del 1990 è un personaggio tanto spietato quanto ironico.Si burla delle sue vittime prima di trasformarsi nell'agghiacciante demone pagliaccio.
Dall'altra il clown moderno  toglie l'humor per dare spazio a una teatralità al, limite della pazzia.La scelta del regista è stata quella di rendere più spaventoso e misterioiso il personaggio di Pennywise. Per dare un tocco ancora più folle, l'attore ha reso il suo personaggio affetto da strabismo.

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Poi vi sono le differenze tra i personaggi: la trama del nuovo It è più fedele al romanzo. Grande spazio viene dato al rapporto di amicizia che lega il "Club dei Perdenti", che si sviluppa e cresce man mano che la pellicola avanza. Anche nell'originale il rapporto tra i ragazzi è stato trattato molto bene, anche se, forse a causa dei tempi ristretti, si è scelto di accennare i drammi familiari piuttosto che approfondirli. Tuttavia, le problematiche sociali dei ragazzini sono parte indissolubile del legame che li unisce.
Risultati immagini per "club dei perdenti"In ultimo luogo vi sono le paure dei "perdenti". Non è falso dire che il regista dell'It moderno abbia colto maggiormente l'anima del romanzo. Pennywise fa paura non solo per quello che è ma anche per quello che rappresenta: infatti egli attacca e si manifesta sotto le vesti delle paure più profonde. La versione degli anni '90, invece, ha scelto di lasciare al solo clown il ruolo di spauracchio, accennando solamente le paure dei ragazzi.
Detto questo perchè siamo attratti dai film dell'orrore? La passione per il brivido accomuna tutti gli esseri umani, dalla notte dei tempi. Se si pensa ai miti dell'antichità, passsando per l'inferno dantesco e i romanzi gotici, fino ad arrivare alle ultime pellicole horror, è possibile ritrovare un comune denominatore: il piacere per la paura.
La paura è un'emozione innata nell'uomo, funzionale alla sua stessa sopravvivenza. Essa si definisce come emozione negativa, per la situazione spiacevole che si sperimenta di fronte ad uno stimolo che riteniamo pericoloso; allo stesso tempo, però, permette di renderci conto dei propri limiti.
Vi è una forte spinta attrattiva verso la paura e tutto ciò che può provocarla: fin da bambini e per tutto il corso della vita, le persone ricercano stimoli paurosi, in quanto in grado di elicitare una forte spinta adrenalinica e un'intensa eccitazione. Si ritiene che alcune persone sentano maggiormente l'esigenza di sperimentare forti sensazioni, e ricercano attivamente situazione a rischi pur di riuscire a soddisfarle; queste persone sono maggiormente sensibili alla monotonia e ricercano stimoli forti come la lettura di un romanzo horror o la visione di un film ad alta tensione, per sfuggire alla noia.
Durante tutte le fasi della vita l'uomo è attratto dalla letteratura e dai film horror, ma il numero maggiore di appassionati sono sicuramente gli adolescenti poiché si identificano maggiormente nei personaggi che nella maggior parte dei casi hanno la loro età.
Il genere horror, inoltre, ribalta completamente le regole e i valori, offrendo possibilità, alternative e mondi paralleli. E' innegabile il collegamento con lo sviluppo del pensiero ipotetico deduttivo tipico dell'adolescenza, che permette al ragazzo di svincolarsi dal piano reale e pensare al possibile.

Andiamo adesso a intervistare una persona che ha provato le emozioni date da questo film;

-Che cosa hai provato guardando questo film?
-Da una parte ho provato paura ma ciò non mi ha distolto dal guardare questo film perché l'intreccio era interessante, dall'altra mi ha colpito il fatto che un film questo genere lasci abbastanza spazio ai sentimenti come traspare nell'ultima scena

-La scena che ti ha terrorizzato di più?
-La scena in cui ci sono tutti i ragazzi riuniti nel garage e osservano le immagini delle fognature di Derry.

-Ti aspettavi un finale di questo tipo? Sei rimasto colpito?
-No, pensavo perissero tutti.



Scritto da 
Simone Rendina e Francesco Campelli

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